Civiltà Lontane nel Luogo e nel Tempo, Rocca di Monte Cerignone fino al 1 ottobre 2023

Comunicato stampa

Nel difficile cammino dell’umanità, ritrovare le proprie radici permette di assaporare il senso della vita, quello più profondo e riposto, che a volte non si riesce a decifrare, ma che ha lasciato tracce indelebili in ognuno di noi. “Civiltà lontane, nel luogo nel tempo” ne è la tangibile conferma. Il paradigma di due mondi così diversi e lontani, entrambi cresciuti e nutriti dal grembo della terra, che si sono ritrovati a fare i conti con il cambiamento repentino dei fatti e della storia, scavando trincee emozionali dentro chi li ha vissuti o solamente conosciuti. Le città fantasma di Saro Di Bartolo raccontano l’epopea dei cercatori d’oro negli Stati Uniti d’America a cavallo tra fine ottocento e inizi novecento. Bodie, Bannak, Goldfield, Virginia City, città che in pochi anni sono cresciute a dismisura fino a contare dieci quindicimila abitanti, per poi tornare deserte e abbandonate nel giro di pochi anni o mesi addirittura, al primo segnale di esaurimento delle vene aurifere e di altri minerali. La civiltà contadina di Giancarlo Frisoni invece, nella bassa Romagna ha disegnato il percorso di una intera nazione nella feroce metamorfosi iniziata negli anni sessanta, arrivata fin dentro le più piccole comunità di quella realtà rurale che era rimasta fino ad allora intatta.

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