Un salto nel passato: l’Apoxyomenos di Lisippo

Lisippo nacque intorno al 390 a.C. a Sicione, una città dello stato corinzio in Grecia. Divenne uno degli scultori più celebrati del suo tempo, lavorando principalmente nel IV secolo a.C., ed è noto per essere stato il principale scultore di Alessandro Magno.

Lisippo ha introdotto nuove concezioni stilistiche nella scultura e molto famosa è “l’Apoxyomenos” che rappresenta un atleta nell’atto di raschiare o pulirsi l’olio dal corpo: l’atleta sta usando uno strumento a forma di raschietto, lo strigile, per rimuovere l’olio e la polvere dalla sua pelle dopo l’esercizio fisico. Questa scena quotidiana e realistica di cura personale dopo lo sport è ciò che rende l’Apoxyomenos unico e affascinante.

Lysippos era noto per la sua attenzione ai dettagli anatomici e al realismo nei suoi ritratti scultorei infatti nell’Apoxyomenos possiamo notare come riesca a rappresentare il movimento e la grazia del corpo umano mentre cattura il momento in cui l’atleta, in una posa elegante e dinamica, si occupa della sua igiene personale ma notiamo anche la sua attenzione per la postura dinamica dell’atleta, la muscolatura e l’anatomia umana. La scultura riflette il periodo di transizione tra lo stile classico e quello ellenistico dell’arte greca, con una maggiore enfasi sul realismo e sull’individualità.

L’Apoxyomenos è stato descritto come un esempio eccellente di come Lisippo abbia introdotto una maggiore naturalità e dinamismo nelle sue rappresentazioni, rompendo con le convenzioni più statiche della scultura precedente e può essere anche interpretato come un’ode all’ideale di bellezza atletica dell’antica Grecia e la scultura incarna i valori dell’arte greca classica, con una combinazione di equilibrio, proporzione e armonia.

Purtroppo l’originale in bronzo è andato perduto ma ci restano alcune copie in marmo che sono sopravvissute e sono state ritrovate in diversi siti archeologici (una di queste è conservata al Museo del Louvre a Parigi).

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